Con il termine “Reggenza” si fa riferimento allo stile tipico dell’arredamento francese che si estese dal 1715 al 1723, durante il regno del Duca Filippo d’Orlèans (governo temporaneo, per far fronte alla minore età di Luigi XV) ; si trattò di uno stile di transizione tra il barocco e il rococò.
In questo periodo la svolta nel gusto e nelle forme fu decisiva, poiché si passò dalla severità dello stile di Luigi XIV a quello fantasioso e innovativo di Luigi XV.
L’imponenza e la grandiosità tipiche del barocco, furono abbandonate in favore di linee e decorazioni più armoniose e slanciate, orientate più alla funzionalità che all’apparenza. La grazia e la comodità divennero pilastri nello stato d’animo che animava il periodo della Reggenza.
I temi decorativi furono principalmente ispirati alla mitologia, ai motivi floreali e al mondo orientale. Largo uso fu fatto di quel motivo ornamentale chiamato “Espagnolette”, generalmente realizzato in bronzo a rappresentare un mezzo busto femminile, che veniva applicato sui mobili, ma anche su maniglie e serrature.
L’impiallacciatura, nuova tecnica decorativa del legno, si diffuse più del comune intarsio; questa tecnica consiste nella lavorazione del legno semplice che viene ricoperto con uno strato sottile di legno pregiato.
Rispetto al periodo precedente si delineò una riduzione nelle dimensioni di ambienti e mobilio, nacquero salottini e studioli di dimensioni e atmosfere accoglienti, dimostrando l’aspirazione a modi di vita più intimi e sobri.
I mobili di lusso venivano realizzati principalmente in legno di noce, quercia e mogano, oggetti e accessori in vetro iniziarono a prendere campo, e il vetro veneziano venne messo da parte a favore del cristallo di Boemia.
L’argenteria assunse forme più pratiche, e gli oggetti in ceramica fecero altrettanto. Da sottolineare che nel 1702 a Saint-Cloud ebbe inizio la fabbricazione della porcellana.
Le gambe dei mobili e delle sedie si fecero più sottili con ricciolo finale, persino le decorazioni, seppur accurate, furono ridotte nelle dimensioni.
Mobili tipici di questo periodo furono il tavolo-scrivania, il secretaire, la commode (una sorta di basso armadio, con aperture o cassetti anteriori, e gambe stile rococò) e l’angoliera.
Il marmo, il bronzo dorato e la laccatura ebbero ampio spazio, così come l’impiego di palissandro ( un legno pregiato) e il cuoio marocchino di colore principalmente rosso o verde.
Tra i tessuti maggiormente in uso, con cui spesso venivano ornati i mobili, vi erano la seta e il raso, insieme ad un pesante tessuto di cotone che prese il nome di chintz.