I popoli delle Alpi hanno sempre avuto la cultura del focolare, e della cura della casa, arredata con gusto e qualità, una qualità derivata dalla lavorazione artigianale minuziosa e attenta. Il lavoro manuale per questi popoli è sempre stato un’arte ma prima ancora una necessità; nel corso del tempo infatti si sono trovati spesso in situazione di isolamento geografico, con la conseguente necessità di provvedere autonomamente ai propri bisogni.
Lo stile tirolese è adatto per ambienti in cui l’atmosfera del focolare prende il sopravvento, come le taverne, le baite di montagna, e generalmente tutte le abitazioni montane.
Cassapanche, comodini, armadi, credenze, finemente decorati a mano, venivano spesso realizzati dalla collaborazione di due artigiani, il falegname per la realizzazione del mobile e il pittore per la decorazione finale.
Fino al 1700 il mobile tirolese veniva ornato principalmente con intagli, poi la moda dei mobili laccati, che aveva conquistato le città, giunse anche nelle zone del Tirolo e del Trentino, così vennero prodotti mobili dipinti con uno stile personalizzato, peculiare di queste zone.
I legni per la realizzazione dei mobili furono principalmente legni locali, facili da trovare e lavorare, come il chiaro abete, il rosso cirmolo e l’aranciato larice, particolarmente apprezzato per la sua resistenza.
Le venature del legno, molto importanti, ben si prestavano a rappresentare arredi inclini alle atmosfere montane e le finiture il legno verniciato o laccato, con trattamento a cera, ne sottolineavano ulteriormente questo spirito.
Generalmente i mobili tirolesi presentano una struttura massiccia, forte, piuttosto lineare, resa però colorata e originale dalla decorazione solitamente ispirata a motivi floreali o agresti, in prevalenza di colori verde, rosso e giallo. Nel 700 le preferenze cromatiche si concentrarono sulle tonalità del blu, mentre nel neo-classicismo si preferì le tonalità del verde e quelle delicate; dunque la decorazione di questi mobili subì l’influenza dei vari stili che si susseguirono nel corso dei secoli.
La cassapanca fu il pezzo di mobilio maggiormente usato fin dai secoli più antichi, inizialmente serviva per custodire il grano, successivamente fece il suo ingresso nella camera da letto, per custodirvi lini, loden e abiti. Fu solo nell ‘800 che pezzi d’arredamento come armadi e cassettoni iniziarono ad essere presenti nelle camere da letto, senza però sostituire l’originale e polifunzionale cassapanca.
Le case tirolesi presentano spesso mobilio in legno di abete massello, pareti bianche rifinite con elementi in pietra o a mattoni, decorate con oggetti della tradizione tirolese (boccali, piatti in porcellana o legno, lavorazioni in feltro ecc). L’oggettistica ricercata e tradizionale diventa un complemento d’arredo molto importante, come ad esempio i classici tappeti tirolesi in cotone, le tipiche tendine lavorate all’uncinetto o le tovaglie in misto lino realizzate dagli artigiani delle Dolomiti.
Lo stile dei mobili tirolesi ha sicuramente carattere rustico, semplice nelle linee e ben lavorato nella decorazione, nonostante il suo essere “rurale” è in grado di donare agli ambienti raffinatezza ed eleganza, nonché calore e accoglienza.