La laccatura è un tecnica di lavorazione del legno d’origine molto antica, che si sviluppò in Cina, e di cui si hanno notizie documentate già a partire dal V secolo a.c.; secondo alcuni studi potrebbe risalire addirittura all’epoca Shang o Yin (ca. 1600 a.C. – ca.1046 a.C.). Questa tecnica raggiunse l’occidente solo in seguito, tramite i traffici commerciali di portoghesi e olandesi, fra la fine del 1500 e l’inizio del 1600.
Questo tipo di trattamento conferiva al mobilio un aspetto distinto, caratterizzato da una superficie brillante, lucida, e resistente, realizzata attraverso una tecnica a dir poco perfetta. Le operazioni di laccatura, erano un processo lungo e delicato, che veniva eseguito in appositi laboratori, lontano da ogni tipo di polvere e i lavoranti dovevano indossare abiti pulitissimi. Un mobile cinese laccato è una vera e propria opera d’arte, e non sempre chi ne possiede uno ne è consapevole.
In Europa la prima fase dell’importazione della tecnica della laccatura vide la realizzazione di modelli ispirati completamente a quelli cinesi, quindi un lavoro principalmente d’imitazione; successivamente gli artigiani impegnati in questa tecnica, iniziarono a creare dando maggior spazio alla propria fantasia, utilizzando per altro immagini più tipicamente europee come: tralci, uccelli, fiori, e vita campestre.
In Italia venne subito apprezzato il fascino dei mobili laccati soprattutto nella Repubblica di Venezia; una delle lacche veneziane più usate nel ‘700 per verniciare i mobili era la sandracca, una resina ottenuta da una conifera africana. Se cercate un mobile veneziano laccato originale, nei mercatini d’antiquariato, ne potrete riconoscere l’autenticità, osservando la superficie che non apparirà levigata, ma caratterizzata da una fitta rete di screpolature che non è possibile eliminare e che costituisce piuttosto il pregio distintivo del mobile.
Ma in breve, che cosa s’intende con il termine lacca?! La lacca tradizionale cinese utilizzata in oriente, era una lacca di tipo naturale, ottenuta dalla resina di una pianta chiamata Rhus Vernicifera; incidendone il tronco si permetteva la fuoriuscita di un liquido bianco lattiginoso da utilizzare come vernice.
Inizialmente gli orientali la utilizzarono come vernice protettiva contro l’usura del tempo e degli agenti atmosferici, successivamente si resero conto delle mille proprietà di questo materiale anche da un punto di vista estetico e decorativo, quindi ne ampliarono e perfezionarono l’utilizzo.
In occidente, invece, per lacca s’intende qualsiasi vernice a base resinosa, anche di tipo sintetico. Talvolta si confonde la gommalacca con la lacca, che sono materiali simili in apparenza ma profondamente diversi. Il colore naturale della lacca tradizionale è il bianco avorio, ma gli orientali la mescolavano con colori di origine minerale per ottenere altre tonalità tipo il nero, il rosso e l’arancio.
Gli artigiani cinesi realizzavano dei veri capolavori, spesso i mobili laccati venivano dipinti, intagliati oppure v’incastonavano madreperla, avorio e pietre preziose, conferendogli un aspetto ancor più pregiato ed elegante. Al giorno d’oggi non si realizzano quasi più laccature con il metodo tradizionale, per una questione soprattutto economica, ma soltanto riproduzioni, utilizzando per lo più lacche sintetiche che niente hanno a che vedere con la particolarità lacca tradizionale.
I mobili antichi laccati, se sarete in grado di sceglierli con occhio critico ed esperto, conferiranno alla vostra abitazione eleganza e fascino senza tempo, un tocco esotico e pregiato in grado aumentare il valore della vostra casa, per stupire gli occhi, i vostri e quelli degli ospiti.