Spesso e volentieri, la scelta delle nuove porte interni porta via tanto tempo, per un insieme di motivi. Primo fra tutti, non ci si riesce a decidere sullo stile migliore in base all’arredamento già presente nella propria abitazione e, in secondo luogo, perché Il tempo spesso è veramente ridotto e non permette di approfondire la valutazione.
Il primo consiglio è abbastanza facile da intuire: non lasciate che altre persone scelgano al posto vostro. Altrimenti, il rischio che correrete è quello di avere delle porte interni che non rispecchieranno a pieno le esigenze, anche stilistiche, che avete in mente. Prima di procedere con l’acquisto, inoltre, è fondamentale verificare tutti i dati che si riferiscono alla porta, indagando sui materiali di costruzione, su come debba essere fatta l’installazione e la manutenzione ordinaria.
Porte interni, le tipologie più diffuse in commercio
Nella maggior parte dei casi, l’acquisto di porte per interni è coperto da due anni di garanzia. Il motivo è semplice, visto che spesso le porte difettose evidenziano la “falla” già dopo pochissimo tempo. È chiaro che tutte le porte proposte in commercio devono rispettare degli standard di produzione piuttosto severi non solo in merito ai movimenti, ma anche per quanto riguarda deformazioni, la capacità di resistere agli urti e l’impiego.
Le aziende più famose, tra l’altro, portano a termine anche dei veri e propri test prima di effettuare il lancio sul mercato delle porte. Le tipologie maggiormente diffuse in commercio sono quelle a battente, quelle scorrevoli a scomparsa, quelle scorrevoli esterne, quelle a libro, a bilico verticale oppure hardware. Se porte a battente e porte scorrevoli sono i modelli più diffusi, diamo un’occhiata agli altri modelli.
Le porte a libro, ad esempio, sono state ribattezzate anche porte a soffietto e si caratterizzano per essere formato da delle componenti che sono in grado di ripiegarsi. Si tratta di scelte ideali nel momento in cui devono essere inserite in spazi piuttosto piccoli, come ad esempio un secondo bagno oppure un ripostiglio. Le porte hardware sono un genere poco conosciuto, ma che consente di ottimizzare notevolmente gli spazi a disposizione, mentre quelle a bilico verticale si muovono su due perni (il primo collocato sul soffitto e l’altro sul pavimento), ma sono soluzioni dedicate soprattutto ad ambienti di lusso.
La scelta delle porte interni
Chi deve prendere una decisione, dovrà basarsi, oltre che sul lato estetico, anche sulle misure. Infatti, le porte per interni in legno presentano delle dimensioni standard: da 60 fino a 80 cm per quanto concerne la larghezza e 210 cm per l’altezza, praticamente in tutta Italia. Le porte in legno hanno dei prezzi che variano tra le varie fasce qualitative: quella più bassa propone modelli anche a 300 euro, quella intermedia arriva fino a 700 euro e poi si sale sempre di più.
È chiaro che le porte interni che vengono realizzate su misura hanno un costo decisamente superiore. Le modifiche che vengono richieste da parte della clientela possono favorire un aumento del prezzo che oscilla, di solito, tra il 15 e il 30%. Sulla spesa incide notevolmente anche il fatto di modificare, al posto delle misure, direttamente la finitura.