Sicuramente ognuno ha nel suo appartamento qualche quadro o qualche ritratto. E’ sicuramente un bellissimo oggetto di arredamento e sicuramente ha qualche cosa di originale.
La tecnica dei ritratti a fuoco è una innvoativa tecnica di realizzazione, vediamo come uno dei nostri amici, Stefano Bonfatti, la realizza.
Un nuovo stile di ritratti
Stefano Bonfatti è un artista nato in Brianza nel 1976. Abita ora a Brusnengo, nella campagna della provincia di Biella. Nel suo laboratorio realizza dei pezzi da collezione unici e rari: dei ritratti impressi su tavole in legno con la tecnica “fiamma su legno”.
La sua tecnica, sviluppata da lui stesso e migliorata con anni di pratica, consiste nell’impiego di una fiamma ossidrica a contatto con un pannello di legno dove con pazienza imprime il ritratto. Il fatto che lo strumento sia stato ideato per l’industria non è stato un problema per Stefano che con pazienza ha imparato ad usarlo e a incanalare la sua vena artistica in questo oggetto.
Il metodo che viene usato funziona in modo che, quando la fiamma viva viene passata su un pannello in legno, essa produce una serie di bruciature uniche e impossibili da ricreare con altri mezzi, creando delle suggestive linee nette e sfocate allo stesso tempo. È facile quindi dedurre quanto la tecnica sia complessa: bisogna tenere in considerazione molte variabili come la distanza del cannello o la temperatura della fiamma, bisogna anche evitare di bruciare la tavola quindi si può capire che tra le mille forme di espressione questa è una delle più difficili ma che crea un effetti certamente suggestivo.
Sfruttando a proprio vantaggio tutte le variabili prese in considerazione è possibile creare delle diverse tonalità di colore e diverse intensità di colore, passando dal nero al marroncino chiaro permettendo di creare contorni netti e allo stesso tempo sfumati, impossibili da creare altrimenti. Detto ciò si può capire che, ovviamente, ogni opera ritrattistica viene realizzata completamente a mano usando come base delle foto in bianco e nero fornite dai clienti.
A fine lavorazione ogni quadro viene trattato con dei materiali che gli consentono di durare nel tempo quindi, a patto che non venga messo all’aria aperta o in zone molto umide (essendo legno rischierebbe di ammuffire) ha la capacità di durare molto a lungo nel tempo e di quindi diventare un degno avversario ai ritratti a olio.
Un sistema “pirografico” mai visto prima
La tecnica di Stefano, scoperta quasi per caso, nel tempo è diventata sempre più raffinata e precisa. Essa è caratterizzata dalla diversità rispetto a tutto ciò che è stato presentato in precedenza nel mondo dell’arte. Il cannello di Stefano ha sostituito il tradizionale pennello di un artista dimostrando che anche con l’avvento delle ultime tecnologie è sempre possibile usare strumenti pensati per l’industria per creare dei capolavori.
Stefano può realizzare una foto partendo da un paesaggio, da un disegno, oppure da una fotografia. Questo è possibile poiché, a parità di soggetto, la tecnica non varia: la fiamma è sempre la stessa e la limitatezza dei soggetti riproducibili è data solo dalla bravura (in questo caso eccelsa) dell’artista.
Unicità
La bellezza e la certezza che ogni ritratto sia fatto a mano rendono ogni quadro un capolavoro. L’unicità delle sue creazioni viene data dal fatto che, per via della singolare tecnica impiegata, non esistono due copie identiche. Aggiungendo ciò alla bravura di Stefano, chiunque commissioni un quadro può essere certo di ottenere un pezzo di arte unico nel suo genere.
Questa tecnica non viene limitata solo ai ritratti ma viene estesa anche a paesaggi e soggetti animali. Stefano è infatti capace di ricreare con la sua tecnica ogni tipo di elemento in quanto la limitatezza di questa tecnica è data solo dalla bravura (e Stefano eccelle in ciò) dell’artista e dalla sua fantasia.
Per avere più informazioni sulla tecnica di Stefano e per vedere esempi delle sue creazioni vai su www.ritrattionline.net .