L’acquisto di un immobile è già di per sé un’annosa questione, ma di certo lo è ancora di più se – oltre al valore dello stesso – occorre effettuare una stima dei mobili in esso contenuti.
L’analisi degli annunci immobiliari spesso non è da sola sufficiente a raccogliere informazioni dettagliate riguardo il mobilio ed il suo specifico valore, tanto più se si tratta di mobili antichi la cui quotazione meriterebbe la valutazione di un esperto.
Non sempre gli inserzionisti, infatti, sono in grado di sottolineare le caratteristiche tecniche e la storia di un mobile vintage o peggio ancora i pezzi d’antiquariato. La scoperta delle occasioni d’oro è dunque spesso affidata all’occhio dell’esperto che, magari, già da una fotografia riesca a scorgere pezzi interessanti, meritevoli di una più approfondita analisi in sede.
Il mercato dei mobili di valore è attualmente in espansione, tanto d’aver superato persino il mercato immobiliare stesso.
Come valutare i mobili di valore
Per riconoscere quadri, mobili o accessori di valore, non basta pensare che siano “vecchi”, bensì occorre unire all’antico il concetto di rarità, ossia che vi siano ancora pochi pezzi in circolazione con caratteristiche analoghe e peculiarità artigianali tali da non poter essere riprodotte.
L’arredamento acquista valore certamente in base all’età, ossia più è antico potenzialmente maggiore è il suo valore, ma – come anticipato – occorre appurare se vi siano più “edizioni” dello stesso prodotto e che esso non sia il frutto di una riproduzione massiva in serie. Qualora un elemento d’arredo sia stato prodotto per diversi anni da un’azienda, le prime edizioni valgono economicamente di più di quelle successive.
I mobili rari
La “rarità” è quindi un altro fattore da tenere in considerazione e capace di ribaltare le sorti di un prodotto (per assurdo un mobile antico ma prodotto in serie numerose potrebbe valere meno di un buon mobile d’epoca moderna). Indispensabile per una buona valutazione e per delle quotazioni superiori è l’eventuale presenza di una ricca documentazione, attestante la storia del prodotto e le sue precise origini.
Trattandosi di mobili che possono avere valori importanti, non è raro il fenomeno della contraffazione ed è per questo che – anche in presenza di documentazione – sarà sempre bene preoccuparsi di verificare l’affidabilità delle fonti e l’originalità dei materiali d’accompagnamento (rivolgendosi magari agli Associati di Antiquariditalia). Rifiniture ancora in ottimo stato e qualità delle lavorazioni, costituiscono ulteriori fattori da valutare, capaci di condizionare le possibili quotazioni.
Influenza il valore di un mobile anche il tipo di materiale di cui è composto (basti pensare ad un divano con cuscini che, se imbottito in spugna ha un valore minore rispetto ad un’imbottitura in piume).
Gli investitori e profondi conoscitori dell’antiquariato tengono conto anche della distribuzione territoriale di alcuni prodotti che possono avere un valore differente a seconda della collocazione geografica (mobili più rari in alcune regioni possono essere facilmente reperibili altrove e viceversa). Conoscere queste condizioni può garantire quote di mercato importanti e ponderare eventuali investimenti di import/export.