La porcellana, un particolare tipo di ceramica, era presente in Cina già dai primi secoli dopo Cristo, ma in Europa giunse intorno al ‘200 grazie a viaggiatori esperti come Marco Polo, che portarono nel continente manufatti in simil-porcellana.
Solamente alla fine del primo millennio giunse a noi la porcellana nei termini in cui la conosciamo, cioè quella prodotta dalla fusione di caolino (roccia sedimentaria) e feldspati (minerali che costituiscono il 60% della crosta terrestre), con quelle qualità che la contraddistinguono da sempre, come la brillantezza e il candore. Per lungo tempo la porcellana, date la sua bellezza e il suo prestigio, venne definita “oro bianco”.
I primi prodotti in porcellana giunti nel nostro continente furono quelli richiesti sul mercato dalle casate regali e nobiliari, che facevano importare gli oggetti in porcellana direttamente dall’oriente. Ovviamente queste porcellane, presentavano i tratti distintivi dell’arte cinese, con i tipici decori orientali, come fiori, uccelli, draghi, paesaggi.
Già nel ‘500 la fabbricazione di oggetti in porcellana destò vivo interesse in molti regnanti europei, però nessuno riuscì a creare una produzione strettamente occidentale, che fosse distinta da quella cinese; per questo evento si dovette aspettare il 1709 quando un alchimista tedesco fondò la manifattura di Meissen, la cui produzione fu comunque ispirata alle porcellane della dinastia Ming. In seguito fu possibile per paesi come la Germania e la Francia dar vita a una produzione distintiva e originale, capace di inglobare tratti artistici tipicamente europei. Nel 1735 nacque a Firenze, la manifattura di Doccia, che divenne famosa con il nome di Richard Ginori.
A Napoli, nel 1738, Carlo di Borbone volle avviare una produzione di porcellane che potesse tener testa a quella di Meissen e così fece fondare la prima fabbrica, che trovò sede sulla collina di Capodimonte. In seguito si svilupparono diverse manifatture di porcellane, produzioni che investirono paesi come l’Inghilterra e la Danimarca.
I soprammobili in porcellana, statuette, piatti, tazze, lampade, vasi, con cui poter decorare e abbellire i vari ambienti delle nostre case, hanno avuto nel corso dei secoli un posto di rilievo, tanto da divenire oggetti di culto per schiere di collezionisti impazziti; ma ancor oggi possiamo trovare persone amanti di quest’arte e di questo tipico materiale decorativo, tanto da incontrare sul mercato soprammobili in porcellana dal design più moderno, caratterizzati da linee e figure nuove, o rivisitazioni particolari di oggetti già noti, realizzati con virtuosi cromatismi.
E’ comprensibile come questi oggetti, curati nei minimi particolari, spesso decorati a mano, finiscano per diventare un’importante complemento d’arredo, per la facilità d’inserimento in svariati contesti, e per la capacità di arricchire ogni angolo secondo gusto ed eleganza.
Dunque, se amate questo tipo di soprammobili, non vi sarà difficile trovare esemplari nei negozi di brocantage o nei mercatini d’antiquariato, poiché spesso questi ambienti diventano scrigni in cui scovare porcellane è divertente e proficuo. Gli oggetti in porcellana diventano complementi d’arredo in grado di abbellire qualsiasi stanza, qualunque sia lo stile che avete scelto di dare alla vostra casa. Ad esempio potete tranquillamente inserire oggetti in porcellana in ambienti caratterizzati da uno stile classico, oppure strettamente rustico, o diversamente in contesti dallo stile moderno e contemporaneo, magari in forme innovative rispetto alla tradizione. Sicuramente la grazia e la raffinatezze delle porcellane, sapranno come abbellire gli angoli più remoti, i tavoli, e le mensole, diventando oggetti vivi da ammirare in ogni luogo e in ogni tempo.