Chi è innamorato del gusto classico non può fare a meno di prendere in considerazione i mobili in stile veneziano: una vera ventata di romanticismo! Linee morbide e rotondeggianti, motivi floreali e toni pastello, per donare all’ambiente un’atmosfera di colore e leggerezza.
Già nel corso del 600 il mobile veneto manifestava una grande varietà e un’ altissima qualità dei pezzi; gli artigiani non producevano solo per la nobiltà veneziana ma ricevevano ordinazioni da ricchi borghesi italiani e stranieri, basti pensare che i duchi di Mantova per il loro palazzo vollero pregiati mobili veneziani.
Alcuni nomi di artisti del legno furono: Francesco Pianta (1632-1692) che lasciò un’impronta nel mobile barocco veneto e Andrea Brustolon (1662-1732) famoso per le sculture lignee con le quali ornava il mobilio.
Fu nel settecento che il mobile veneto raggiunse il suo massimo splendore e ricoprì un ruolo di estrema importanza, assicurandosi un posto fra i mobili più preziosi dell’ebanisteria italiana di quel periodo; fu apprezzato in tutta Europa e una buona parte della produzione fu destinata a compratori stranieri, fenomeno che a quei tempi non risultava molto comune.
Alla metà del XVIII secolo la cosmopolita Venezia rivaleggiava con Parigi come capitale del gusto, della moda e di ogni forma di lusso. In questo periodo la
Repubblica di Venezia mostrò il meglio di ogni altro arredo prodotto in Italia, incarnando il vero spirito del rococò. A Venezia si contavano oltre 300 botteghe con un totale di circa duemila lavoratori.
Fu il trionfo delle curve e delle contro curve, così come dei decori floreali policromi e il cassettone fu il principale tipo di mobile in grado di esprimere perfettamente il gusto e l’abilità degli artigiani. Altre tipologie di mobile prodotti in numero elevato furono: armadi, armadi ad angolo, divanetti, panche, mensole, cassoni, e specchi, generalmente prodotti con l’uso di legni locali come il noce,l’olivo e il tiglio. Si diffuse moltissimo il mobile laccato, che veniva prima dipinto con decori floreali o “cineserie”, ispirate appunto al mondo orientale, poi ricoperto con la sandracca, una resina africana e infine lucidato con la vernice trasparente.
La lavorazione veniva realizzata attraverso operazioni lunghe e meticolose, in ambienti dove la polvere fosse quasi inesistente, per evitare appunto che il lavoro finale di lucidatura potesse rovinarsi. I decori venivano realizzati con varie tecniche e potevano essere lisci o in rilievo: dipinti semplicemente, oppure realizzati a pastiglia o ad intaglio, utilizzando materiali come avorio, madreperla, corallo, conchiglie e smalti. La clientela entusiasta iniziò a richiedere uno stile sofisticato, apprezzando elementi come le dorature, gli intagli, l’inserimento di specchi e vetri in varie tipologie di mobile.
Chiunque decida di arredare la propria abitazione con elementi del gusto veneziano di quel periodo, sarà in grado di realizzare un ambiente leggero, allegro e ricco di tradizione, attento allo stile, alle tinte e ai dettagli, perché così fu il mobilio del 700 veneto. Da sottolineare come quello veneziano venga ritenuto dagli appassionati uno stile intramontabile ed eterno, perché capace di rievocare perfettamente l’ambientazione del passato, esercitando un potente, indiscusso fascino.