Chi in casa non ha una scrivania? O un tavolo da utilizzare per lo stesso tipo di scopo? Sulle scrivanie si fanno molte cose, si lavora, si studia, ci s’intrattiene, si scrive al PC, tutte attività che comportano comunque una certa privacy e per questo meritano uno spazio tutto loro in cui eseguirle. Questo particolare tipo di mobilio, la scrivania, era già presente in forma diversa da come noi oggi la immaginiamo, già ai tempi degli antichi egizi, che utilizzavano particolari piani di supporto per scrivere i loro papiri.
La scrivania, come oggi la intendiamo noi, compare solo nel seicento, in Inghilterra, tenendo conto del fatto che un maggior numero di persone si avvicinò alla scrittura proprio tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600.
Inizialmente la scrivania si presentava come un tavolo di legno massiccio, ricoperto di pelle o tessuto, per consentire una scrittura morbida e comoda oppure veniva realizzata come un tavolo inclinato con superficie apribile, in modo che lo scrittore vi potesse riporre i propri documenti. Questo secondo tipo di scrivania, era paragonabile a una scatola portatile di dimensioni variabili, ma modeste, provvista di coperchio; addirittura questo modello comparve per la prima volta alla metà del 1400.
Dal tradizionale tavolo di legno massiccio, tipico dell’Inghilterra del 1600, si passò successivamente a modelli più leggeri e minuti, per il semplice fatto che anche le donne iniziarono a usufruirne, avendo bisogno di uno spazio sicuramente più lezioso, che prevedesse anche cassetti e cassettini. Sicuramente questo tipo di scrivania realizzò atmosfere più romantiche, piuttosto che gotiche come quelle del tavolone precedente.
Un altro modello di scrivania che merita attenzione è l’intramontabile ribaltina, ancor oggi ricercata dagli appassionati d’antiquariato, considerata di grande valore artistico e storico. La caratteristica principale di questo mobile fu appunto la “ribalta”, un’anta ribaltabile che poteva essere abbassata e sollevata secondo necessità, per divenire un piano d’appoggio su cui scrivere. All’interno la ribalta nascondeva, quando sollevata, vani e cassetti portaoggetti, in cui custodire documenti e segreti.
La ribaltina, dalle forme aggraziate e leziose, nacque in Francia, già a partire dal 1600, incarnando pienamente lo spirito dell’epoca, ma anche nel ‘700 e nel successivo ‘800 mantenne vivo un enorme successo. Famoso all’epoca di Luigi XVI anche un altro tipo di scrivania, definita “Bureau Plat”, un lungo tavolo con una superficie spaziosa ed elegante su cui scrivere; ornato con intagli e intarsi di bronzo o bronzo dorato, talvolta su uno dei due lati poteva spiccare una piccola serie di cassetti con vano, che muoveva dal piano verso l’alto.
Fu la seconda metà del XIX secolo a introdurre i primi elementi di novità, quando fece il suo ingresso la scrivania intesa come banco di lavoro per ufficio, dai tratti semplici e lineari, provvista di quattro zampe, un vano centrale vuoto e due file di cassetti ai lati. Tra la fine del XIX secolo e l’inizio del ventesimo fu molto usata negli uffici anche la scrivania rolltop, formata da un piano lineare con cassetti ai lati, e sopra un vano chiudibile attraverso un tamburo costituito da listelli di legno scorrevoli. Una forma che ricorda un po’ il classico portapane!
Nel novecento la realizzazione di scrivanie subì ulteriori trasformazioni, non solo nelle forme e nello stile, ma anche per quanto riguarda i materiali di fabbricazione, sicuramente innovativi, come il metallo e la plastica.
La scrivania moderna, appare così meno elaborata, priva di rialzi, ribalte, cassetti e mensole, incentrata soprattutto sul concetto di “spazio libero” funzionale, e comodità, piuttosto che sul lato puramente estetico. La credenza scrivania è tipica dell’età moderna, oggi si usa in particolar modo per il computer, poiché permette di lasciare il piano principale completamente libero, e inserire la tastiera del PC nel piano a scomparsa.
Pian piano sono nate le scrivanie ad angolo, a triangolo oppure a forma di L, per sfruttare al meglio lo spazio disponibile, le scrivanie a cubicolo o con scaffale integrato, e le scrivanie ergonomiche con possibilità di regolare altezza, inclinazione del piano e quant’altro per renderla più comoda possibile.
Nel corso della storia, molti sono stati i modelli e le forme di scrivania, influenzate dallo stile dominante di ogni epoca; così in base alla scelta stilistica con cui avete arredato la vostra casa, potrete volgere l’attenzione a uno dei particolari modelli, più vicino all’era moderna o nostalgicamente passato.
Così se amate gli stili del passato, l’antiquariato e la pura bellezza, potrete passeggiare per i mercatini dell’usato e magari trovare qualche esemplare che faccia al caso vostro, in questo modo potrete sicuramente aggiungere un tocco di raffinatezza e originalità al vostro ambiente.