L’epoca vittoriana coincise con la reggenza della regina Vittoria d’Inghilterra (1837-1901), fu un’epoca che vide una vasta e varia produzione di mobili, secondo uno stile che univa innovazione ed elementi appartenuti alle epoche precedenti, come il barocco, il rococò, il neoclassico e il gotico.
I 65 anni del Regno della regina Vittoria, furono caratterizzati da uno stile inconfondibile, originale e inimitabile, che caratterizzò di se tutto ciò che era “inglese”; elementi di questa tendenza sono ancora ricercati, nonostante siano passati quasi due secoli.
Inizialmente i mobili d’epoca vittoriana furono semplicemente rielaborazioni di quelli appartenuti ad epoche precedenti, che ponevano però una maggiore enfasi sulla superficie decorata. Pian piano dalla decorazione l’attenzione si spostò alle strutture e alle forme del mobilio.
Lo stile vittoriano influenzò non soltanto l’arredamento ma anche l’architettura stessa delle abitazioni, che presentavano solitamente tetto a falde di forma irregolare, portico asimmetrico, facciata anch’essa asimmetrica e tutta una serie di caratteristiche che le resero facilmente identificabili. E’ importante precisare che lo stile vittoriano ebbe elementi peculiari che lo contraddistinsero, ma al suo interno si differenziò in alcune correnti, ciascuna con aspetti distintivi.
Nell’epoca vittoriana vennero apprezzate decorazioni elaborate, mobili riccamente intagliati e specchi che primeggiavano in ogni stanza. I legni principalmente usati furono quelli esotici come il mogano, il palissandro, il tek e l’ebano, facilmente importanti grazie al potenziamento dei mezzi di trasporto, ma anche il classico noce.
Nei salotti e nei soggiorni l’arredamento formale prevedeva tendaggi lussuosi di velluto pesante, o in seta, oppure tende di pizzo delicato, assieme a lampade in ottone, divani imbottiti e pouf. I colori alla moda furono sopratutto le tonalità del rosso, del verde e del blu.
Nelle camere da letto spiccarono eleganti specchiere e letti imponenti, intagliati in legno scuro, come il mogano o il palissandro; l’intaglio era infatti una tecnica di lavorazione molto diffusa.
Le case d’epoca vittoriana, venivano ornate con carta da parati, moquette, caminetti finemente decorati, e vistosi orologi a pendolo non mancavano quasi mai negli ingressi. I motivi scelti per le decorazioni erano principalmente: fogliame, viti, frutta, riccioli e motivi floreali.
Tendenzialmente ispirato allo stile gotico, il mobilio appariva formale e riccamente intagliato, i comò, i cassettoni e i tavoli erano spesso ricoperti con piani di marmo; i braccioli di sedie e poltrone si presentavano con linee curve, lo schienale a forma di palloncino, ampio in alto e assottigliato verso il basso, le gambe potevano essere lisce o elaborate, la seduta tonda, quadrata o a ferro di cavallo. Ricercati e molto usati i pomelli, a forma di rosetta o di fungo, oppure con manopola in vetro o di legno intagliato. Ricamo, fantasia, scultura e pittura furono altri aspetti importanti che concorrevano alla bellezza e alla decorazione delle stanze vittoriane.
Per concludere si può affermare che lo stile vittoriano, ricco di varianti, fu senza dubbio creato per essere lo stile dei benestanti e per dare a primo impatto proprio l’apparenza di questo benessere. Insomma una vetrina per uno stile di vita raffinato, in grado di mostrare e stabilire lo status sociale. Particolarmente attento al dettaglio questo tipo d’arredamento necessita di molte accortezze per chi desidera realizzarlo nella propria abitazione, suscitando un effetto ricco ma sobrio ed elegante.